Il presepio, o presepe, è una rappresentazione della nascita di Gesù, derivata da tradizioni medievali. Il termine deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia, composto da prae = innanzi e saepes = recinto, ovvero luogo che ha davanti un recinto.
Il presepe moderno indica una ricostruzione tradizionale della natività di Gesù Cristo durante il periodo natalizio: si riproducono quindi tutti i personaggi e i posti della tradizione, dalla grotta alle stelle, dai Re Magi ai pastori, dal bue e l'asinello agli agnelli, e così via.
La rappresentazione può essere sia
vivente che iconografica.
Anche in Italia il presepe si differenzia, nelle varie regioni, per ovvi motivi culturali. Per lo più, quando si parla dei presepi italiani non si effettua una vera e propria distinzione dal punto di vista culturale, bensì in Italia i diversi presepi si differenziano per i diversi prodotti e materiali utilizzati per ricreare la scena della nascita del bambino Gesù.
Possiamo ricordare a tal proposito il presepe siciliano realizzato con l'aggiunto di prodotti tipici siciliani come rami d'arancio e di mandarino e sul quale si utilizzano diversi materiali come ceramica, corallo, madreperla ed alabastro, tutti prodotti tipici della Sicilia. Ricordiamo anche il presepe genovese che si realizza con pastori in legno, il presepe pugliese che utilizza la carta pesta per realizzare il prodotto finito, ed infine non poteva mancare il famoso presepe napoletano, o partenopeo, che si caratterizza per la costruzione di pastori in terracotta. Il pastore in terracotta quasi scomparve a seguito del travolgente successo del pastore in plastica che garantiva grosse quantità e quindi prezzi bassi. Intorno al 1969 quando il pastore in terracotta sembrava esser scomparso, fu riproposto con enorme successo da un "pastoraro", Nicola De Francesco. Egli seppe recuperare le tecniche d' esecuzione e riconsegnare al popolo napoletano ciò che stava per morire completamente.
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